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venerdì 30 marzo 2012

Salvia, bella in giardino, buona nel piatto


Passeggiando nel mio giardino ammiro le bordure di salvia e ne raccolgo qualche foglia. Subito un profumo intenso si sprigiona nell'aria. Bene, saranno perfette per condire i ravioli di ricotta e spinaci alla toscana (gnudi) che ho preparato stamattina.

Ingredienti
2 kg di spinaci,
400 gr di ricotta ,
tre uova,
farina qb
100 gr di burro
10 foglie di salvia
6 cucchiai di formaggio parmigiano
noce moscata
sale q.b.

Lavare gli spinaci e lessarli in poca acqua salata. Scolarli, lasciarli raffreddare e tritarli finemente.
In una terrina lavorare la ricotta con le uova intere, un pizzico di noce moscata e sale qb. Aggiungere poi il parmigiano e gli spinaci e amalgamare il tutto.
Con il composto formare delle polpette non molto grandi di forma ovale. Infarinatele.
Far bollire dell’acqua salata e gettare gli gnudi in piccole quantità. Scolarli con un mestolo forato quando tornano a galla e metterli in un vassoio largo.
Condire con burro fuso precedentemente scaldato a cui erano state aggiunte le foglie di salvia e abbondante parmigiano.

venerdì 16 marzo 2012

Erbe aromatiche, che aiuto prezioso in cucina!



Molte ricette della nostra cucina includono il basilico e il suo profumo pungente è l’ingrediente principale del tradizionale pesto. Aggiungetelo fresco alla vostra insalata di pomodori e mozzarella, un po’ di sale e olio extra vergine d’oliva e… godetevi il gusto semplice e delizioso di un tipico piatto Italiano.

venerdì 1 aprile 2011

In cucina con le erbe spontanee!!!


Ho partecipato di recente ad un laboratorio di cucina per l’uso delle erbe spontanee che si possono trovare nei campi a primavera. Un’ esperienza molto stimolante, un ritorno alle radici, quando in campagna si raccoglievano erbe che oltre al gusto univano proprietà depurative e digestive. E così via con un delicato risotto all’ortica, l’insalatina di pimpinella, tarassaco e foglioline di papavero, l’arista alla senape e finocchio selvatico e per finire la panna cotta con un delizioso sciroppo con le viole. Una delizia al palato, un menù piacevole e saporito! Da qui voglio partire quest’anno con i miei ospiti, con proposte di piatti e ricette che si rifanno ad un patrimonio di conoscenze che ci aiutano a vivere meglio e con più gusto, un uovo modo di nutrirsi che valorizzi e rispetti le risorse che il territorio offre!!

venerdì 18 marzo 2011

Zafferano in cucina

Svariate sono le ricette in cui lo zafferano può essere utilizzato. Dagli antipasti ai dolci, il suo particolarissimo sapore dovuto alla presenza fra gli elementi che lo compongono della picrocrocina e il suo profumo costituito dal principio attivo del safranale uniti al bel colore giallo oro donatogli dalla crocina, ne fanno una delle spezie più particolari e versatili.

I romani ne facevano uso nella preparazione di piatti a base di selvaggina e per quella di vini aromatizzati. Gli arabi per dolci e pani. Durante il medioevo e il rinascimento si utilizzava per la preparazione dei”pastelli” pasticci di spezie e carni, nel pane, nelle minestre, nelle torte salate, sulle verdure e i legumi, nei salumi e i formaggi, sulla frutta e nei dolci.

Oggi, apprezzato dai migliori chefs internazionali fra cui quelli del ristorante “Dulcis in Fundo” , di San Gimignano, viene utilizzato per la preparazione di innumerevoli ricette tradizionali e di cucina creativa.

martedì 22 luglio 2008

Cenni storici sullo zafferano Dop purissimo di San Gimignano

Fiore all’occhiello delle DOP Toscane è la produzione di zafferano DOP purissimo di San Gimignano. Coltivato, raccolto e lavorato completamente a mano secondo criteri biologici, viene confezionato mantenendo intatti gli stigmi a tutela da ogni contraffazione. Ecco alcune delle innumerevoli interessanti notizie riguardati questa meravigliosa spezia.

Il nome scientifico dello zafferano è “Crocus Sativus Linnaeus” e il suo nome in italiano, “zafferano”, deriva dall’arabo “za’faran” che significa giallo. La pianta, una bulbosa perenne, fa parte della famiglia delle iridacee e dal suo bellissimo fiore lilla si raccolgono i tre stigmi che, essiccati secondo specifiche tecniche, prendono il nome di “zafferano”. Sono necessari circa 150.000 fiori per ricavare un chilogrammo di prodotto.

Fin dall’antichità, probabilmente per il suo caldo colore che ricorda l’oro, è sempre stato considerato simbolo di ricchezza materiale e spirituale. Gli abiti dei sacerdoti egizi, i teli in cui erano avvolte le mummie, I veli delle spose nell’antica Roma, i paramenti dei re Assiri e Babilonesi, gli abiti nuziali delle donne medievali fino a quello del Dalai Lama erano tutti tinti utilizzando lo zafferano.

A San Gimignano la tradizione del suo utilizzo risale al medioevo, quando la coltivazione di questo pregiatissimo fiore, un croco, si estendeva in tutto il territorio circostante la cittadina e durante la fioritura l’immagine dei campi con tonalità dal lilla al viola cangiante colpiva lo sguardo dei viaggiatori che percorrevano la via francigena. Introdotto dai primi crociati, lo zafferano trovò a San Gimignano le condizioni ideali per un grandissimo sviluppo.

Da pochi anni alcuni volenterosi produttori, fra cuil’azienda agricola a cui fa capo “Fortezza de’ Cortesi”, incoraggiati dalla Regione Toscana, dall’ARSIA e dal Comune hanno intrapreso un percorso di recupero della produzione di questa pregiata spezia e dopo un fase di sperimentazione portata avanti per la prima volta secondo parametri di valutazione internazionali, sono giunti all’ottenimento della Denominazione di Origine Protetta (DOP). Le prove di laboratorio effettuate sul prodotto hanno dato risultati sorprendenti: i valori corrispondenti alla fascia più alta per qualità nella classificazione internazionale, sono stati ampiamente superati e lo zafferano di San Gimignano si collocaca con tutto diritto nella categoria più prestigiosa in assoluto al mondo.

martedì 24 giugno 2008

DESSERT SPECIALE DEL RISTORANTE DULCISINFUNDO

E' arrivato il caldo! In campagna ci si alza presto perché lavorare sotto il sole è impossibile. In questo momento fra le tante cose da fare ci sono i campi di zafferano da ripulire dalle erbacce...è un lavoro che noi facciamo manualmente per non rischiare di rovinare i "preziosi" bulbi ed è abbastanza faticoso.
Lo zafferano in cucina viene utilizzato per ricette che spaziano dagli antipasti ai dolci. Ecco quella di un delizioso tortino che ho "carpito" agli chefs del nostro ristorante Dulcisinfundo di San Gimignano. E' abbastanza facile e posso assicurare che oltre ad essere squisito è molto piacevole a vedersi. Io l'ho preparato per una cena alcuni giorni fa ed è stato un successo!
ecco la ricetta per 6 persone:

Tortino di ricotta allo zafferano
Ingredienti:
400 gr ricotta
250 gr farina
4 uova
100 gr zucchero
1 bicchiere latte
1/2 bicchiere olio semi girasole
24 gr lievito in bustina
buccia di limone q.b.
burro q.b.
1 bustina e mezzo di zafferano DOP purissimo di San Gimignano da 0,10 gr
6 stampini monodose

esecuzione:
Pestare lo zafferano in un mortaio e aggiungerlo al latte precedentemente intiepidito.
Montare bene uova e zucchero. Incorporare la ricotta, la buccia di limone, l'olio e il latte con lo zafferano. Mescolare bene facendo attenzione a non smontare il composto. Setacciare la farina con il lievito e amalgamare con cura.
Imburrare e infarinare gli stampini.Versare il tutto e infornare a 180° (in forno già a temperatura) per 40 minuti.
Togliere dal forno, far raffreddare, togliere dagli stampini e servire i tortini cosparsi di zucchero a velo. Decorare a piacere.


lunedì 16 giugno 2008

Lo zafferano purissimo di San Gimignano


Pochi sanno che le famose torri di San Gimignano furono costruite anche con i proventi della vendita dello zafferano. Questa preziosa spezia fu infatti portata dall'Asia nella zona dai crociati e qui trovò il terreno adatto alla coltivazione e grande diffusione. Nel medioevo lo zafferano di San Gimignano era di una qualità talmente speciale che veniva richiesto ed esportato oltre che in tutta l'Italia addirittura in Francia, nell'Africa del Nord e in Oriente. Oggi San Gimignano ha recuperato la tradizione di questa produzione che era ormai quasi persa. Con l'ottenimento della DOP diverse aziende agricole, fra cui quella a cui fa capo Fortezza de' Cortesi, ripropongono un prodotto che per le sue proprietà si colloca al primo posto nel mondo.
Scopri le proprieta' afrodisiache e terapeutiche, la storia di questa spezia pregiata, le ricette speciali da preparare con lo zafferano.