Il vero lusso di una vacanza in campagna ai nostri tempi? L’ozio, ma nella accezione latina del termine "otium", il dolce far niente che si contrapponeva al "negotium", tempo forzato da dover dedicare alle incombenze materiali.
E poi la possibilità di godere di spazi vitali ampi da condividere con pochi privilegiati.
Un luogo dove poter esercitare i sensi così spesso bistrattati nel quotidiano; rieducare l’olfatto agli odori della campagna nel mutare delle stagioni. Incrociare per un momento infinito lo sguardo di un daino e subito poi lanciare la vista da una collina , sfiorando piccoli borghi, coltivazioni di viti e ulivi, boschi e sempre più in là, senza limiti nell’infinito. Assaggiare golosi un frutto colto da un albero e ritrovare “quel” sapore che da tanto non gustavamo. Sfiorare con la mano il piano di un vecchio tavolo da “battitura” e ritrovare nelle sue rugosità la fatica di una mano antica.
Il suono del silenzio nella notte, che ci meraviglia e ci riconcilia con noi stessi.
Correva l'anno... potrebbe iniziare così la nostra avventura a Fortezza de' Cortesi. In realtà considerata la collocazione storica della struttura che risale al periodo etrusco ed ha attraversato i secoli fino ad oggi, tale premessa introduttiva sarebbe adeguata. Cledy e Roberto
domenica 3 luglio 2011
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